1. Introduzione: il contesto normativo e tecnico del filtro di esclusione
A livello giuridico, tale filtro si fonda sul principio di responsabilità proattiva del titolare del trattamento e dell’operatore algoritmico, obbligato a evitare la diffusione di contenuti esplicitamente vietati, come quelli che incitano a reati gravi, violano la dignità umana o espongono a rischi legali.
La classificazione delle categorie escludibili si articola in base a normative specifiche: ad esempio, articoli del Codice Penale (art. 171, 183, 612-bis), decreti ministeriali per la protezione minorile (D.M. 19 gennaio 2022, n. 28), e linee guida del Garante per la protezione dei dati (Linee Guida 2021/020).
L’integrazione con il sistema automatizzato richiede un equilibrio tra efficacia (minimizzare falsi positivi), copertura (ridurre falsi negativi) e contesto linguistico italiano, dove sfumature semantiche e gergo regionale complicano il riconoscimento automatico.
Il Tier 2 fornisce la base metodologica con algoritmi linguistici esclusivi, ontologie multilingui e strategie di matching contestuale, che ora vengono esplorate con dettaglio operativo e tecniche avanzate di calibrazione e monitoraggio.
2. Analisi del Tier 2: metodologia operativa per il filtro di esclusione avanzato
Fase 1: **Definizione algoritmica dei trigger esclusivi**
Si utilizzano espressioni regolari (regex) e modelli linguistici supervisionati per identificare frasi, parole chiave e frasi chiave (key phrase) correlate a reati (es. “minacciare”, “diffondere”, “divulgare dati personali illeciti”), anche in forme alternative o eufemistiche.
Esempio regex: `\b(minacciar|minacciarti|minacciare in modo esplicito|diffondere dati sensibili|pubblicare immagini illecite)\b`
Fase 2: **Mapping semantico e ontologico**
Le liste di esclusione vengono integrate con ontologie italiane aggiornate (es. OntoPrivacy, EuroVoc + estensioni nazionali), che collegano termini a categorie giuridiche (es. reato di lesioni, reato informatico, violazione privacy).
Ogni termine è associato a un peso semantico (0–1) calcolato tramite Word Embeddings multilingui (es. Sentence-BERT multilingue) addestrati su corpus giuridici italiani.
Fase 3: **Sistema di matching contestuale**
Il motore di matching combina:
– Regole basate su regex (per corrispondenze esatte)
– Analisi lessicale (POS tagging con spaCy Italia) per riconoscere funzioni sintattiche critiche (verbi d’azione, aggettivi evaluativi)
– Semantic matching con modelli fine-tunati su testi normativi, in grado di disambiguare significati (es. “diffondere” come diffusione legale vs. diffusione illecita)
Fase 4: **Calibrazione del threshold di confidenza**
Si utilizza un approccio graduale:
– Fase iniziale: soglia bassa (0.3) per catturare contenuti debolmente esclusi, con revisione manuale dei falsi positivi
– Fase intermedia: soglia media (0.6) per bilanciare precision e ricall
– Fase avanzata: soglia alta (0.85) per contenuti ad alto rischio, con alert automatico per valutazione esperta
Tabelle di riferimento (allegata in formato testuale):
| Parametro | Valore di soglia consigliato | Contesto applicativo |
|---|---|---|
| Falsi positivi accettabili | 0.3 – 0.6 | Fase iniziale di addestramento, contenuti generici |
| Precision obiettivo | 0.85 | Fase di monitoraggio post-deploy, contenuti critici |
| Frequenza di aggiornamento liste | Giornaliera o automatica via feed normativo | Conformità continua con evoluzioni legislative |
3. Fasi operative di implementazione nel sistema automatizzato
Integrazione di fonti ufficiali:
– Decreti ministeriali (es. D.M. 28 gennaio 2022, n. 28, sulla protezione minorile)
– Linee guida Garante Privacy (2023)
– Circolari del Ministero della Giustizia per contenuti incitanti
Queste fonti vengono normalizzate in un formato unificato: `
Fase 2: **Mappatura linguistica e regole esclusive**
Creazione di un database di espressioni esclusibili suddivise per:
– Tipo semantico (minaccia, incitamento, violazione privacy)
– Grado di ambiguità (diretto, eufemistico, indiretto)
– Lingua (italiano standard, dialetti comuni, gergo giovanile urbano)
Esempio:
{
“espressione”: “Pubblico su Telegram: ‘non serve più nascondere’”,
“categoria”: “incitamento alla violenza silenziosa”,
“peso”: 0.87,
“sorgente”: “Linee Guida Garante 2023, n. 45”,
“varianti”: [“Pubblico anonimo: ‘non serve più nascondere’”, “Nascondere è un crimine”]
}
Fase 3: **Configurazione del motore di matching**
– Regole regex integrate in un parser a pipeline:
1. Estrazione di entità linguistiche (nomi, tempi verbali, verbi d’azione) con spaCy Italia
2. Analisi semantica con Word Embeddings multilingui addestrati su testi giuridici
3. Applicazione di peso contestuale (es. “pubblicare” in sottotesto anonimo = maggiore severità)
4. Calcolo del punteggio complessivo:
\[
P = (w_r \cdot w_r + w_l \cdot w_l) \cdot \left(1 – \frac{F_p}{100}\right) + F_i \cdot s_c
\]
dove $F_p$ = falsi positivi rilevati, $F_i$ = falsi negativi, $s_c$ = contesto di gravità.
Fase 4: **Testing incrementale e calibrazione**
Test su 3 sottogruppi:
– Contenuti testuali (post test, commenti)
– Messaggi diretti (più contestuali, alta variabilità)
– Materiale multimediale con testo sovrapposto (es. immagini con didascalie)
Metodo A/B: 70% dati storici noti, 30% nuovi casi con espressioni miste (dirette/indirette)
Calibrazione del threshold via curve ROC e analisi F1-score su casi critici
Fase 5: **Monitoraggio continuo e aggiornamento dinamico**
Integrazione
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